mercoledì 22 dicembre 2010

DI DRAGHI, CAVALIERI E PRINCIPESSE

Si pensa talvolta, che di draghi non ce n'e' piu' nemmeno uno. E neppure di prodi Cavalieri. E neppur l'ombra di una Principessa che vaghi per foreste misteriose, incantando col suo sorriso cerbiatti e farfalle. Pensiamo talvolta, che la nostra sia un'eta' senza piu' frontiere, senza piu' avventura. Il destino e' al di la' dell'orizzonte; quelle ombre che passavano al galoppo si sono ormai dileguate. Che bello sbagliarsi! Principesse e cavalieri, incantesimi e draghi, avventura e mistero... Non solo sono qui pure adesso, ma sono tutto quello che c'e' sempre stato! Nel nostro secolo hanno mutato abiti, s'intende. I draghi indossano uniformi, oggi vanno in giro in assetto anti-sommossa, in tenuta da pronto intervento. I demoni della società, stridendo, piombano su di noi se solleviamo gli occhi da terra, se ci azzardiamo a svoltare a destra laddove ci hanno detto di svoltare a sinistra. Talmente astute si sono fatte le apparenze che Principesse e Cavalieri possono celarsi gli uni alle altre, possono celarsi persino a se stessi. E tuttavia Maestri di Realta' vengono ancora a noi, in sogno, a dirci che non abbiamo giammai perduto lo scudo che occorre contro i draghi, che sta in noi cambiare il mondo come ci pare e ci piace. L'intuito non mente allorchè ci bisbiglia:  NON SEI POLVERE, TU SEI MAGIA.

R. BACH da "Un Ponte sull'Eternita''

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